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Valerio Onida,presidente della Corte Costituzionale: prima di decisioni definitive, a modifiche degli equilibri essenziali assicurati da questi meccanismi, come e' per la composizione stessa della Corte costituzionale, si ponderino bene le possibili conseguenze, e si coinvolga l'intero Parlamento

  Alla presenza del Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, si e' svolta la cerimonia di consegna del premio 'Giuseppe Chiarelli', che quest'anno e' stato dato all'ex presidente della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky. Il presidente della Corte costituzionale, Valerio Onida, che ha presieduto la cerimonia, ha rivolto un invito affinche' nelle riforme costituzionali e, in particolar modo, nella riforma della stessa Consulta, siano coinvolte tutte le parti politiche e istituzionali. Onida ha detto che ''la Corte costituzionale e' ben consapevole del suo ruolo di guardiana della Costituzione, che le spetta insieme alle altre istituzioni di garanzia, e in particolare al capo dello Stato''. ''E proprio la consapevolezza della natura delicata e cruciale dei meccanismi della giustizia costituzionale - ha spiegato il presidente della Consulta - mi induce ad esprimere, sommessamente, l'auspicio che prima di mettere mano, con decisioni definitive, a modifiche degli equilibri essenziali assicurati da questi meccanismi, come e' per la composizione stessa della Corte costituzionale, si ponderino bene le possibili conseguenze, e si coinvolga intorno al Parlamento - che e' la fonte, insieme eventualmente al corpo elettorale, del potere di revisione costituzionale - il piu' ampio arco di istanze istituzionali e di sedi di riflessione''. Infine, Onida ha ringraziato a nome di tutti i giudici costituzionali, Zagrebelsky, ''per il contributo che egli continua, oggi, e certo continuera' a dare, in forme diverse ma egualmente efficaci, al nostro sistema di giustizia costituzionale, e piu' in generale alle istituzioni costituzionali del nostro Paese''.

All'intervento di Onida ha risposto il capogruppo alla Camera della Lega Nord, Alessandro Ce':
''Si tratta di un'invasione di campo. Il presidente della Corte Costituzionale si dovrebbe attenere alle sue competenze, perche' ricopre un ruolo di garanzia e super-partes. E questo ruolo gli dovrebbe impedire di fare dichiarazioni politiche. Invece quelle di oggi lo sono''. ''La Lega - ha aggiunto Ce' - lo invita ad esimersi da queste dichiarazioni, che hanno un forte contenuto politico e che interferiscono anche con l'attivita' del Parlamento. Che, fino a prova contraria, e' libero di esprimersi come meglio crede''


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