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Marcello Salvadori è morto a Londra all'età di 74 anni. In Gran Bretagna dove divenne un punto di riferimento delle nuove tendenze ebbe grande fama.
L'artista italiano Marcello Salvadori, che ha conosciuto grande fama in Gran Bretagna come esponente di punta delle avanguardie, è morto a Londra all'età di 74 anni. Nato a Firenze l'11 gennaio 1928, dopo gli studi classici, frequentò l'Accademia delle Belle Arti a Roma. I suoi primi lavori furono come aiuto scenografo in film di Federico Fellini, Alessandro Blasetti e Alberto Lattuada. Salvadori sposò l'attrice inglese Jenny Rose e nel 1955 si traferì con lei a Londra, dove aprì un atelier, che ben presto divenne un punto di riferimento delle nuove tendenze.

Dopo un iniziale ''periodo bianco'' in pittura, Marcello Salvadori si affermò  come sperimentatore delle avanguardie, in particolare dell'''arte cinetica'', ovvero di quella tendenza che, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, sperimentò la possibilità del movimento dell'opera d'arte inserendovi congegni meccanici. Nel campo dell'''arte cinetica'' è stato uno dei pionieri in Inghilterra, anche dal punto di vista teorico: Salvadori ha infatti fondato a Londra il Centre for Advanced Creative Study, per incoraggiare la collaborazione tra scienziati e artisti.

Insieme a Salvadori fecero parte del primo gruppo di fondatori del centro gli artisti David Medalla e Gustave Metzger e il criticod'arte Guy Bett. Marcello Salvadori è stato anche il fondatore e il primo direttore del periodico Signals Newsbulletin, che ha fatto conoscere alla critica i primi lavori di artisti come i brasiliani Sergio de Camargo e Lygia Clarke, dello spagnolo Eduardo Chillida, dell'americana Liliane Lijn, del venezuelano Jesus Rafael Soto e del greco Takis. A metà degli anni Sessanta, il Times descrisse Salvadori come ''il più talentuoso artista straniero che lavora in Inghilterra''.